Demna Gvasalia ha presentato la scorsa domenica una collezione che entrerà, senza dubbio, nei libri di storia della moda. Il designer, provato dal momento surreale che stiamo vivendo, ha riportato in vita le sue memorie di rifugiato (da bambino dovette scappare dalla Georgia durante la guerra civile), facendo sfilare i modelli in una landa ghiacciata e desolata, coperti solo, per la maggior parte, da abiti lacerati e coperte. Un racconto interiore estremamente doloroso ma al contempo una chiara presa di posizione contro la guerra in Ucraina. “La guerra in Ucraina – scrive – ha fatto riemergere in me il dolore di un trauma che mi porto dietro dal 1993”. 

Tra i capi della collezione e i temi più profondi, però, un sintomo di positivismo (ma anche di normalità) potrebbe sicuramente essere la presunta collaborazione della maison con Apple.

Due realtà che sembrano corteggiarsi da tempo, a partire da un rapporto consolidatosi nell’ambito musicale, quando nel 2020 Balenciaga entrò a far parte di Apple Music con una playlist realizzata direttamente dal direttore creativo. 

Per questa sfilata il brand francese ha lasciato qualche nuovo indizio: il curioso software (in stile Siri) che annunciava l’orario dell’evento, gli inviti incisi sul retro di alcuni iPhone 6S rotti ed infine la felpa apparsa sulla passerella con la scritta “Be different” (rielaborazione del celebre slogan Apple “Think Different”). Nonostante la collaborazione non sia stata confermata da nessuno dei due brand, siamo sicuri che il rapporto della moda con il mondo della tecnologia si fa sempre più stretto, con l’intenzione di essere ancora più presente nei desideri delle nuove generazioni, pervase oggi da un sentimento nostalgico nei confronti di tutta quell’estetica primi anni 2000 che proprio Balenciaga sta riportando in auge.

Non rimane quindi che chiedersi: Balenciaga x Apple, si farà?