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A novembre del 2015 abbiamo dato spazio a Christopher Lees, con un’intervista sulla battaglia legale in difesa del suo marchio Bentley Clothing contro l’attacco di Bentley Motor Group, parte del Gruppo Volkswagen.

La storia in breve: Bentley Clothing è un marchio lifestyle che nasce nel 1962, regolarmente registrato e acquisito dalla famiglia Lees nel 1990. Bentley Motors lancia una linea di abbigliamento Bentley nel 2001, violando di fatto il diritto di Bentley Clothing: inizia una battaglia legale che diventerà un caso di “trademark bullying”, così come vengono definite le attività vessatorie in campo legale, con Bentley Motors che richiede la cancellazione delle registrazioni dei marchi di Bentley Clothing (chi volesse avere idea dei toni usati dalla multinazionale, legga qui l’articolo apparso sulla rivista The Trademark Laywer).

La battaglia termina dopo quasi due anni, nel marzo di quest’anno. Vince la famiglia Lees e viene dichiarata invalida la richiesta di annullamento da parte di Bentley Motors, la quale decide di non ricorrere in appello; il marchio Bentley rimane nella disponibilità e controllo della famiglia Lees per l’abbigliamento in UK.

Tra i pochi casi legali in cui il piccolo vince sul grande, questa battaglia ha ovviamente appassionato tutti professionisti che nel mondo si occupano di marchi e proprietà intellettuale, con discussioni appassionate sui forum di settore, e l’invito a Christopher Lees di partecipare come speaker a eventi di settore, come ad esempio la riunione europea 2017 di INTA, International Trademark Association.

Ma non solo. Se ne occupa Raconteur, pubblicazione web dai contenuti di prestigio, in un inserto su The Times, con un taglio “Davide vince Golia”, mentre Christopher Lees viene persino avvicinato da un produttore cinematografico che gli chiede di produrre un film sulla vicenda, per i suoi evidenti aspetti che vanno ben al di là della battaglia legale.

Tra questi, gli interrogativi sulla buona condotta di business e sulla liceità di atteggiamenti aggressivi della grande industria sono chiaramente al centro. A noi basterebbe sapere se Bentley Clothing vuole e può rientrare in possesso del suo (piccolo) business, visto che ha perso i principali clienti che durante la battaglia di Lees contro il colosso non volevano rischiare sequestri. E cosa farà Bentley Motors a livello di strategia di merchandising abbigliamento in UK. Lo scenario sembra essere quello di una vittoria di Pirro per i Lees, che pur ottenendo la ragione legale, hanno perso irrimediabilmente la ragione di business.

In attesa che il film sia prodotto stiamo trasferendo questi quesiti a Christopher Lees, che risponderà in una prossima intervista.

Rimanete sintonizzati.