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Nel 1963 l’America veniva stregata dalla Beatlesmania. Non si trattava solo di musica o di cultura, con un gruppo di 4 ragazzi da Liverpool che scardinavano il concetto di “band” dell’epoca, ma anche e soprattutto di moda.

Per la prima volta una band si esibiva con un approccio estetico totalmente nuovo: abiti e caravatte “slim”, stivaletti che avrebbero definito uno stile, pettinature “mop top”, il tutto condito in salsa “mod”. Cinquant’anni dopo Bloomingdale’s, department store americano di riferimento, reinventa la Beatlesmania lanciando collezioni di abbigliamento per uomo, donna, bambino, e accessori casa in esclusiva, in collaborazione con 50 designer ultra-british.

Paul Smith, Pink Shirts, Ted Baker, Smart Turnout, e numerose altri brand inglesi hanno prodotto in esclusiva per Bloomingdale’s giacche, giacconi, cappotti, vestiti, T-shirts, borse, sciarpe e ombrelli, lanciati quest’autunno all’interno della campagna “Bloomingdale’s love UK”.

I prezzi variano dai 50 delle T-shirts ai 1000 dollari di un abito, e i prodotti sono sviluppati da licenziatari Beatles esistenti, come Pink o Smart Turnout, o tirature limitate come nel caso della borsa Paul Smith. Non mancano gli eventi nei punti vendita di New York, San Francisco e Los Angeles, come tavole rotonde, discussioni su collezionismo, e presentazioni di prodotti editoriali.