La nostra nuova rubrica sulle strategie di brand innovation e sull’approccio innovativo ai consumatori, si occupa oggi di due esempi efficaci di contaminazione tra l’arredamento di interni e il mondo fashion – lifestyle

CB2 x Goop

Fino a qualche anno fa il tempo impiegato dai brand di arredamento per conquistare competenza commerciale e riconoscimento del buon gusto era molto, e passavano anni per diventare designer famosi o potere costruire un marchio con connotazioni rilevanti. Ma da quando il web fornisce continuamente idee, ispirazioni, e minuzie lifestyle, la rassicurazione sul buon gusto è qualcosa che i consumatori sono disposti ad accettare da una serie sempre più ampia di fonti. In un ambiente in cui la direzione creativa viene valutata tanto quanto l’effettiva creazione, le percezioni di chi fa cosa diventano più fluide.

Recentemente, la rivista semestrale Cabana ha lanciato una straordinaria collezione di articoli per la casa tramite la piattaforma web Moda Operandi, mentre Goop, l’impero online di Gwyneth Paltrow ha fornito gusto, nome e qualche contenuto editoriale per una gamma di mobili e accessori di 53 pezzi per la catena CB2: Goop x CB2.

Con alcune eccezioni degne di nota, fashion e arredamento raramente si sono accoppiati bene in passato. Ma la proliferazione e la popolarità crescente di portali web e boutique lifestyle di nicchia nell’era digitale indicano la possibilità che brand e “nomi-contenitori” – piuttosto che “nomi-creatori” – di idee saranno sempre più utili per il posizionamento, lo stile e gli obiettivi di comunicazione del mercato del design.

Radley London x Sanderson

E mentre i consumatori hanno maggiori probabilità di orbitare intorno a prodotti curati da rinomati arbitri del gusto, si segnala un crescente interesse per la vestizione dei prodotti di arredamento e design tramite il co-branding. Stampe e motivi che prima venivano riprodotti in modo anonimo con uno scopo puramente estetico sono sempre più presenti nel marketing mix di quelli che li usano.

Tra questi “archivi di stile” che risuonano maggiormente, è interessante notare che i marchi di tessuti per interni sono molto più efficaci e interessanti delle loro controparti fashion. Recentemente i disegni di Laura Ashley sono stati utilizzati nella collezione Urban Outfitters Girls e nelle radio high-tech di VQ, mentre lo l’archivio british heritage di Sanderson ha celebrato la sua seconda collaborazione con Uniqlo, e ha prestato la sua stampa iconica Roslyn per una gamma di borse da donna di Radley London.

I consumatori britannici e giapponesi apprezzano da tempo i brand tessili fuori dal loro contesto, in particolare negli ultimi cinque anni, ma sembra che la popolarità di archivi di stile come Sanderson, Liberty e il Victoria&Albert Museum si allarghi a macchia d’olio.