A cinque anni dal lancio, Brand Jam rimane l’unico sito B2B dedicato all’innovazione di brand e al lifesteyle marketing, e se state leggendo questa pagina, è probabile che almeno una volta ne abbiate tratto ispirazioni utili.
In quanto professionisti di marketing, non possiamo non trovare affascinante l’osservazione di quei casi in cui i limiti del convenzionale vengono superati, e non interrogarci sulla posizione che i marchi lifestyle occupano nell’ecosistema di branding.
E non ci è quindi sfuggita la forza con cui ciò che definiamo “brand innovation” si sia imposta sulle scene internazionali negli ultimi anni. Non troppo tempo fa il co-branding e le collaborazioni erano qualcosa che ci si poteva aspettare da brand di culto, di nicchia, e con un seguito di fan assidui, come Stussy, Vans, Supreme, ecc.
Recentemente invece le “Collaborations” sono diventate un denominatore comune nel marketing mainstream, anche in aree dove le fascinazioni mutuate dai trend fashion sono meno sentite.
Dietro le quinte di Brand Jam, tracciamo molte più informazioni su queste operazioni di quante non riusciamo a pubblicarne. Nel nostro radar tracciamo oggi più di 1.500 brand, e abbiamo già catalogato migliaia di esempi di capsule collection, limited edition, prodotti che usano contenuti differenti ed esterni per ingaggiare nuove conversazioni con i consumatori. Lavorare con un database simile fornisce un punto di vista privilegiato, da cui possiamo notare chi sono sono i “power-user” delle collaborazioni e cobranding: quei brand che fanno innovazione con frequenza e con libertà di espressione creativa, sviluppando prodotti straordinari (nel senso di fuori dall’ordinario), che creano engagement con i consumatori… e con le loro tasche.
Brand diversissimi come The Standard Hotel, Ladurée e Moleskine hanno capito che le collaborazioni e le altre piattaforme di brand innovation permettono di raggiungere i propri consumatori con maggiore frequenza e più organicamente. Il loro approccio è sia tattico (aumentare il traffico e / o le vendite) E strategico (innalzare il livello di awareness e percezione di marca).

Questi brand non sono solo leader nell’apparire nuovi e contemporanei, ma usano l’innovazione per ricordarci quanto sono speciali e perchè i loro fan, consumatori e aficionados, sono altrettanto speciali. Sembrano su un altro pianeta rispetto al mainstream perchè hanno capito che i consumatori vogliono scoprire nuovi prodotti, non essere unicamente indotti ad acquistarne. Fanno un intelligente uso della prossimità, integrando contenuti rilevanti e riconoscibilie, i consumatori sono più portati a notare i nuovi lanci, e riconoscerli come straordinari.
Inoltre questo modello di creazione di innovazione funziona “a porzioni”, generando di volta in volta storie brevi, perfettamente confezionate per consumatori che frequentano social media, blog, e forum per scoprire cosa c’è di nuovo, diverso, e cool.
Ci sono innumerevoli evidenze che questo modello – del tipo di cui diamo conto ogni settimana su Brand Jam – abbia un rapporto costo-benefici incredibilmente più interessante delle modalità di promozione classiche, per non parlare della suaefficacia.
Eppure, a parte un centinaio di questi “power user”, sono poche le aziende (e le loro agenzie) che stanno intraprendendo questo genere di opportunità di innovazione.
E voi?
Se credete che il vostro brand possa ottenere di più, e volete che i vostri consumatori lo considerino straordinario, forse possiamo fare qualcosa insieme: abbiamo creato una nostra “collaboration”per aiutare le aziende a catturare nuove opportunità e creare dinamicità.
Insieme a Crescendo Brands, Brand Jam ha sviluppato Collaboration Generation , un servizio totalmente innovativo basato sul supporto a qualsiasi brand nell’ identificare e rafforzare il proprio ecosistema di branding.
Sia che vogliate una rivoluzione, o semplicemente tastare il terreno, siamo sicuri che da qualche parte là fuori c’è un catalizzatore, un marchio o una property, o un’icona, con un posizionamento ideale per fare emergere e evidenziare gli aspetti speciali del vostro brand, creando una o una serie di “branding story” che media e consumatori troveranno straordinaria.
Se volete conoscere come Collaboration Generation porti a prodotti straordinari e sfidanti, noi saremo felici di condividere la nostra esperienza e know-how.
Gavin Brown
info@crescendobrands.com
Paolo Lucci
brandjam@brandjam.it
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