Happiness Collection

Il brand Happiness costituisce un rarissimo caso di successo repentino ma  senza l’ “effetto fiammata” con caduta repentina: qual è il segreto? L’abbiamo chiesto ai creatori, che hanno le idee chiare anche sulla brand extension

Brand Jam: Siete saliti alla ribalta da pochi anni con il marchio Happiness is a 10$ tee, un messaggio più che un brand

Michael Scarpellini:  Sì, Happiness nasce nel 2007 con l’idea di creare un prodotto di forte impatto, sociale più che di moda. Nasce dall’unione creativa di Michael, Eiman e Yuri Scarpellini che insieme hanno creato le prime t-shirt presentandole al Milano Fashion Week, creando un certo scompiglio nella moda.

B.J.: Il concetto alla base di Happiness è facilmente copiabile: come riuscite a mantenere la vostra connotazione?

M.S.: Il concetto è semplice, d’altronde sono le cose semplici le cose più difficili da capire ed inventare. La nostra forza è il team, che noi chiamiamo Happiness Family. Una metropoli di artisti, ragazzi, studenti e professionisti che creano giornalmente nuove idee e progetti commerciali che presentiamo ai nostri partner ed al mondo durante le fiere e il nostri portali web.

La concorrenza esiste e ci fa piacere perché ci mantiene stimolati a creare ed evolverci, l’unico aspetto negativo, che fortunatamente esiste solo in Italia, è’ il ”parassitismo”. Cioè progetti identici al nostro che vivono grazie al nostro successo e confondono i clienti portando via energia e valore ai nostri ragazzi. Per alcuni di questi l’attività di copia è talmente palese che rende i nostri artisti più furiosi di noi. Dietro Happiness c’è un vero team creativo, forte e stabile con idee per migliorare i contenuti moda e per creare opportunità lavorative ai giovani. Ed è un progetto già esportato in 10 Paesi del mondo.

B.J.: Infatti vi abbiamo seguito anche al Magic a Las Vegas: come risponde il mercato estero?

M.S.: Positivamente perché la competizione è sana. Ci sono tutti i migliori, anche italiani, e questo ci fa piacere e ci rende tutti forti, è un po’ come giocare nella nazionale di calcio. C’è più selezione sul talento e sulle idee più che sul marchio.

Attualmente siamo posizionati bene in Europa, USA , Giappone, Emirati Arabi, Hong Kong. Crediamo che gli unici confini siano quelli che le aziende si pongono, noi con Happiness li abbattiamo. Abbiamo appena inaugurato a Settembre 2012 i nostri uffici a Los Angeles dove già’ abbiamo 2 negozi diretti , Mycloset Italia Melrose ed Happiness @ Fred Segal.

B.J.: Collaborazioni: dopo Rolling Stone avete in mente altro?

M.S.: Nessuno riesce mai a sapere tutto di noi, perché giornalmente ci succede qualcosa e quando esce il comunicato stampa siamo già’ al progetto successivo:-)

Le nostre collaborazioni sono a vari livelli,  perché Happiness in fondo è un libro bianco dove tutti possono scrivere. Alcuni esempi recenti: Gazzetta dello Sport, EMI MUSIC, poi collaborazioni con le università di design: IED, MARANGONI e FIDM; poi con i blogger come  LePerlediPinna online blogger famoso sui Socials, o gli artisti, come Marina Maggi , ritrattista underground di scheletri famosi.

Abbiamo anche un accordo con Smemoranda, Happiness School, dove la scuola diventa un divertimento e si ritorna ad interagire con le semplice penne simpatiche o le scritte sui vecchi diari.

B.J.: Dopo l’estensione da t-shirt, a total look, per poi attaccare kidswear, sneaker e eyewear cosa possiamo aspettarci?

M.S.: La cosa più bella del nostro brand e’ che non abbiamo un business plan vero e proprio, esempio oggi siamo in Korea per Project Runway e probabilmente apriremo un monomarca a Seul il prossimo mese in partnership con loro, chissà’ cosa succederà domani?!

Comunque oltre a Happiness Shades, lanciamo Happiness Tech con cover e accessori per telefonia e tecnologia prodotta da una azienda leader del settore. Tutti i lanci di progetti sono sempre ben studiati ed analizzati dal nostro team e sempre curati come se fossero la prima cosa che la gente vede di noi.

Questa è l’energia che vogliamo dalla nostra Family e questo e’ quello che i nostri clienti devono sentire e sperimentare mentre indossano o comprano i nostri prodotti. Devono sentirsi parte di qualcosa di vero e di una Family che sta lavorando duramente per rivoluzionare il lifestyle in Italia attraverso il marchio Happiness.