epic rights

in sintesi, l’obiettivo è semplice: Epic vuole massimizzare i profitti dei propri artisti tramite un programma integrato di licensing, marketing, e distribuzione. Tutto questo è reso possibile grazie alla profonda conoscenza del mondo artistico e del suo sistema di business, oltre ad un utilizzo dei più potenti e diffusi mezzi social

Questa è la vision di Dell Furano, CEO di Epic Rights, una vista spesa nel management dei più grandi gruppi e artisti rock dagli anni 80, sino all’uscita da Live Nation e alla recente costituzione di Epic Rights. La notizia è che Epic ha firmato un accordo di collaborazione per il mercato europeo con CPLG, la più grande agenzia indipendente di entertainment licensing, e questo potrebbe sparigliare il quadro competitivo. I due player principali sono infatti Live Nation e Bravado/Universal Music, entrambi colossi specializzati nel business musicale, licensing compreso, ma con una catena decisionale per quel che riguarda i contratti di licensing complessa e poco efficiente nei tempi e costi, soprattutto rispetto ai licenziatari di medie e piccole dimensioni, che possono invece dare nuova linfa al mercato. Che CPLG possa trattare i Kiss o Def Leppard come Pantera Rosa o i Minions forse non è del tutto realistico, ma sicuramente il licensing management a tutto tondo vaticinato da Furano potrebbe essere un primo passo verso la costruzione di un nuovo segmento di mercato, più accessibile, veloce ed efficace.