Nascono dalla replica del modello fast fashion gli shop in shop Loft all’interno degli iper Coop.

L’obiettivo è di aumentare il traffico del reparto tramite un’offerta di prodotto dal design innovativo, ad elevato rinnovo e a prezzo democratico. Coop vuole portare nuove consumatrici ad acquistare secondo l’impulso e non secondo necessità.

Diventa fondamentale quindi la gestione di un vero e proprio “progetto editoriale” annuale, in cui gli eventi stagionali e di consumo vengono interpretati e rinnovati secondo palette colori uniformi ed omogenee nello spazio massimo di due mesi.  La gestione dell’assortimento è affidata a Hofmann Home, brand da tempo consolidato nello sviluppo di prodotto ad alta qualità e prezzo ridotto, che per il lancio del progetto ha già firmato alcuni contratti di licenza per aumentare il valore percepito delle linee. Il primo è quello con Gualtiero Marchesi per il brand “la cucina di Marchesi”, con cui verranno lanciate le prime linee di ceramica decorata con le “opere” del rinomato chef milanese: il “risotto in foglia d’oro”, il “raviolo aperto”, il riso “dripping à la Pollock”.

Altra licenza di riferimento è il mondo Disney, che verrà lanciato con decori esclusivi su mug, piatti, accessori per la prima colazione sul target kids, per allargarsi successivamente al target adulto, tramite design più raffinati per palati adulti. Altra linea in licenza è “il mondo di MAD”, tratta dall’opera di Maddalena Sisto, giornalista, designer, e soprattutto illustratrice conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo per il suo tocco geniale nell’interpretare l’universo femminile.

“Altri accordi di licenza sono attualmente allo studio”, sostiene Bernard Hofmann, titolare del brand Hofmann Home “per aumentare l’acquisto d’impulso tramite un’offerta esclusiva. Stiamo esplorando il mondo del fashion contemporaneo, che permette di “parlare” ad una consumatrice che ha ormai compreso che un prezzo corretto non è sinonimo di bassa qualità, esattamente come è successo per il mondo dell’abbigliamento, in cui grandi designer si alleano con gli operatori fast fashion senza timore di diluire il valore del brand”.