Moleskine, il brand di taccuini più iconico al mondo, ha iniziato da qualche anno a dedicarsi a progetti di licensing con edizioni speciali, sempre con particolare attenzione però alla scelta dei partner. Possiamo citare ad esempio le collaborazioni con i Peanuts, LEGO, Star Wars e ancora con lo Hobbit.
Hanno iniziato anche ad estendere il loro portfolio prodotti a categorie affini creando borse e accessori per i vari device elettronici più usati.
Probabilmente però, al momento il progetto più interessante di Moleskine è il Moleskine Detour Project, un archivio itinerante di oltre 250 Moleskine reinterpretate e “lavorate” da esponenti di spicco di vari settori dell’arte, da registi a designer, architetti, pittori, illustratori e scrittori di tutto il mondo. Questo archivio appartiene e sostiene il lavoro della fondazione non profit lettera27, che sostiene il diritto all’alfabetizzazione, all’istruzione e, più in generale favorisce l’accesso alla conoscenza e all’informazione in ogni parte del mondo.
New entry di questo progetto è l’artista italiano Paolo Troilo, originario di Taranto che vive e lavora a Milano. Troilo dipinge il suo corpo nudo, un se stesso urlante e lacerato, intingendo le mani in barattoli di acrilico, nero e avorio, e stendendo il colore sulla tela usando solo le dita come pennelli. I suoi lavori sono così reali e credibili da sembra delle fotografe, al punto da aver guadagnato la copertina della rivista Men’s Health Italia di questo dicembre.
Per la Limited Edition con Moleskine, il Progetto TM (dove TM sta per Troilo & Moleskine), ha realizzato 10 opere usando una Moleskine delle dimensioni di un A3 come teta. Nove di questi lavori sono attualmente esposti nella sua personale al Coup d’Etat di San Francisco, mentre la decima opera è sata donata al progetto Detour ed è stata esposta al nuovo store Moleskine di New York in occasione della sua apertura
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