“Genderless” o “a-gender”. Sono almeno due anni che sentiamo parlare o leggiamo in continuazione di questi termini, da quando siamo giunti alla conclusione che ogni capo ed accessorio dovesse essere accessibile a tutti. Ma forse, se c’è un accessorio al quale le grandi maison hanno pensato un po’ meno, questa è la famosa 24 ore. Una borsa tipicamente in pelle usata quasi esclusivamente da uomini in giacca e cravatta, che sul posto di lavoro, in alcuni ambiti, rappresenta spesso uno status symbol o persino un simbolo di “potere”.

A voler sdoganare questo accessorio dandogli una connotazione alternativa è stata qualche giorno fa la Morgan Stanley, banca d’affari con sede a New York che ha deciso di lanciare una collaborazione (la sua prima) con la stilista Rebecca Minkoff, famosa per aver realizzato la “banker bag”. Insieme hanno firmato una borsa che reinterpreta il concetto più classico e maschile della 24 ore, proponendo un accessorio che si rifà alla già celebre borsa della stilista, con shape più femminile.

L’iniziativa è nata da un sondaggio interno alla Morgan Stanley, secondo il quale meno del 3% delle donne ne possedeva una e il 50% di loro non si sarebbe sentita a proprio agio nel portarla a lavoro.

“Abbiamo pensato che questa collaborazione sarebbe stata in sintonia con donne forti e professionali.” Ha dichiarato Alice Milligan, CMO di Morgan Stanley.

Le borse, presentate in esclusiva alla New York Fashion Week durante la sfilata della designer, saranno disponibili per tutti i dipendenti della Morgan Stanley in tutto il mondo a partire da gennaio, mentre i consumatori potranno acquistarle sul sito web di Rebecca Minkoff.