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Continua la saga pop di Moschino, che con Jeremy Scott alla direzione creativa ha ritrovato il suo centro di gravità permanente. Stupire alle sfilate di moda è prerogativa comune, ma Jeremy Scott è riuscito, sin dalla presentazione della linea “Fast Food” ispirata al brand McDonald’s e alla sua iconografia uber-pop, e da quella di Spongebob, altra icona cartoon pop cara al fashion, a far parlare di Moschino non solo la stampa di settore, ma anche quella di costume.

A Milano Fashion Week, giovedì scorso, si è quindi consumato il terzo appuntamento pop-licensed Moschino, incentrato sul mondo hip hop graffiti anni ’90. Davanti ad un enorme boombox le modelle hanno mostrato i capi l’autunno inverno 2015: vestiti da ballo decorati con graffiti e tags, piumini oversize e coloratissimi, accompagnati da una serie dedicata ai Looney Tunes. L’ispirazione rimanda a Space Jam, ma mixa il basket con l’hip hop, con Taz, Duffy Duck, Silvestro e gli altri amici in outfit rapper studiati appositamente. Una collezione più limitata, dove i character svolgono un ruolo meno protagonista rispetto alla precedente di Barbie, ma pur sempre omaggio al mondo dell’entertainment licensing.

La domanda ora sorge spontanea, e necessita del gergo dei professionisti di licensing: quale sarà la prossima “property”?