Per celebrare l’Anno Cinese del Ratto (eh sì, ufficialmente è “ratto”, non “topo”) i numerosi marchi fashion e lifestyle che usano partecipare all’evento con limited edition e collabs hanno avuto numerose opportunità nel mondo dei cartoons.

Etro usa Jerry, della serie di Tom e Jerry di Warner Bros, Gucci riapre la sua collaborazione con il topo più famoso del mondo di casa Disney, ma Jeremy Scott, direttore creativo di Moschino, osa la subcultura underground e sceglie un poco ortodosso Mickey Rat, personaggio creato negli anni 70 da Robert Armstrong.

Molto diverso da Topolino, Mickey Rat ha una storia avventurosa. Nasce all’inizio degli anni ’70 a Los Angelse, quando Armstrong vendeve t-shirt stampate con la usa versione rude e sgarruppata di Mickey Mouse. Copia simile, ma legalmente non perseguibile, Mickey Rat è diventato in quell’epoca il protagonista di una serie di fumetti underground, mai diventati famosissimi, se non nella stretta cerchia della sottocultura psichedelica underground di Los Angeles.

Fino ad oggi, con Moschino che dona a Mickey Rat una platea globale, anche se il prodotto è pensato per il solo mercato cinese.