Barbour-Triumph

Barbour International non smette di incantare quella parte (crescente) di motociclisti che vedono nella moto uno stile di vita anziché un esercizio di ingegneria meccanica.

Tutto è iniziato nel 2011 con il successo progressivo della collezione Barbour International Steve McQueen, cobranding iconico basato su un testimonial d’eccezione, che effettivamente lo indossava durante i 6 Days Trial nel team americano. L’anno scorso è stato invece l’australiano Deus Ex Machina, brand contemporaneo che mixa custom bike e surf, a contribuire con una linea dedicata.

Quest’anno Barbour torna alle radici british, con una collaborazione con Triumph che include non solo giubbotti in pelle e in tessuto, ma anche camicie, maglieria, pantaloni. L’alleanza tra i due marchi era stata annunciata già nel maggio 2014, quanto entrambi hanno commissionato al laboratorio custom Spirit Of The 70s un modello unico Barbour Triumph Scrambler, sfoggiato al secondo Bike Shed, evento di cafè racer e custom dal seguito sempre più nutrito. Che al Pitti purtroppo non c’era, ma potete comunque vedere parte della linea e della comunicazione sul nostro reportage Pitti Uomo.