POP era il tema di Pitti Uomo 94 di questa settimana. E mentre la vibrante livrea anni ‘80 dell’evento – visibile ovunque sulle divise dello staff di Pepe Jeans e sugli arredi da esterno fluorescenti di Essent’ial – sembra avere cristallizzato l’energia di una stagione eccitante, lo stile la direzione degli espositori suggeriva gli anni ’90 e ’40 come decenni di influenza più marcata.

Come è avvenuto lo scorso anno, la sostenibilità e la circular economy continuano ad essere strumenti narrativi forti, anzi lo storytelling dominante di molti marchi, da North Sails a Save the Duck e Sperry. Le alleanze con istituzioni ambientali e partner della supply chain sono caratteristiche diffuse. Il recupero della plastica continua ad essere l’unico argomento ecologico che sembra offrire ai marchi un livello accettabile di fattibilità e risonanza.

Il licensing di personaggi e quello artistico era relativamente scarso, ma in alcuni casi applicato con cura, in particolare nella collezione Peanuts di LC23 e in un tributo ai 90 anni di Mickey Mouse da parte di Nixon. Woody Woodpecker di 10x10AnItalianTheory è stato un altro momento clou, caratterizzato da denim con pannelli e stampe luminose che hanno fatto eco al tributo Wrangler x Peter Max presentato tre stagioni orsono. Happy Socks dà seguito alla sua collaborazione Beatles di successo con un omaggio ai Rolling Stones a alla lingua di Mick Jagger. Il marchio svedese si sta espandendo anche nel settore dei costumi da bagno, un’altra categoria in cui pochi mercati (oltre all’Italia) danno origine a marchi forti.

Il recente revival di marchi sportivi come FILA e Diadora funge da stimolo per rilanci e collaborazioni di marchi heritage insieme a marchi  underground. E se da un lato il massimalismo del “big logo” e i colori forti anni ’90 continuano ad avere una forte presenza, l’heritage atletico di marchi come Champion, e l’estensione di Spalding nell’abbigliamento sportivo d’epoca rimangono riferimenti interessanti.

Uno dei momenti più innovativi dell’evento è stata la nuova sezione I GO OUT situata nella Sala Della Ronda, nuovo contenitore per marchi outdoor europei, americani e giapponesi, un ponte tra l’estetica hipster e quella high-tech. Woolrich Outdoor ha presentato una nuova linea studiata con collaboratori di alto profilo come Christopher Raeburn e Jeff Griffin, e basata sul consumo consapevole.

Infine, Roy Roger ha usato un’ispirazione artistica originale per una linea di t-shirt stampate, che non ci aspettiamo di vedere in altre piattaforme più conservatrici. Vedere le immagini in galleria per credere, oltre che per avere una panoramica completa delle altre brand innovation che hanno attirato la nostra attenzione