Un pur breve sopralluogo a MIDO, l’evento globale che raccoglie gli operatori dell’eyewear, ci ha riportato dedisamente al modello di licensing classico.

Sebbene alcuni dei player del lusso come Kering o Philipp Plein stiano riportando il business dell’occhiale a sviluppo e gestione commerciale interni, questo mercato è fortemente influenzato dalle licenze fashion e lifestyle; non solo presso le grandi multinazionali come Luxottica, Marcolin, Marchon, Safilo e De Rigo, ma in aziende di qualsiasi dimensione e territorio.

Mentre i soliti grandi nomi come Dior, Fendi, Tom Ford, Emilio Pucci, Dolce & Gabba, Karl Lagerfeld continuano ad occupare le linee del fronte, marchi come Aston Martin, Crocs, Ines de la Fressange, Momo Design e Blauer sono tra i brand che più ci hanno colpito.

Il modello delle collaborazioni si sta facendo largo anche qui: tra i casi più interessanti segnaliamo Italian Independent con Rossignol (oltre ad Adidas e Hublot già presentate gli anni scorsi), una collezione in tiratura limitata dedicata da Lacoste al campione Djokovic da Marchon, e la linea ill.i by will.i.am da AVM 1959, con il contributo stilistico conferito direttamente dall’artista.

Per quanto riguarda la brand extension, Philipp Plein propone una nuova linea di caschi e occhiali da sci in puro mood bling-bling, mentre Carrera sviluppa una segmentazione in tre linee per affascinare nuovi consumatori.

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