Quest’anno, come anticipato nell’articolo di Licensing Japan, in contemporanea alla manifestazione dedicata al licensing, e più in generale al mondo dei contenuti per l’entertainment, si è svolta anche la più grande fiera giapponese dedicata al mondo della moda, Fashion World Tokyo.  Sette aree specifiche dedicate ad: abbigliamento, borse, scarpe, gioielli, tessuti, collezioni uomo e servizi alle imprese.

Con 830 espositori provenienti da 34 paesi si attesta come la manifestazione più importante del settore nel paese del Sol Levante.

Sicuramente più interessante l’area B2B – con questo intendendo la parte relativa ai nuovi materiali e macchinari –  dominata in prevalenza da aziende cinesi e coreane. Nanotecnologie, fibre in carbonio, filati warterproof, o prodotte con materiali e processi eco-friendly, sono solo alcuni esempi di come, anche ad Oriente, la tendenza sia verso materiali più tecnici ed ecosostenibili.

La parte dedicata ai buyer e alla distribuzione ci ha colpito invece per la presenza, quasi dominante, di alcuni brand Italiani e di altri che pur non essendo realmente italiani, dichiaravano di essere Made in Italy, come ad esempio Nakagoshi Milano che, come rivela il nome stesso, di italiano ha molto poco. Interessante invece, la presenza di alcuni brand come Tucano con la capsule con Atelier Mendini, SY32 by Sweet Years, l’azienda toscana di borse J&C JackyCeline e Benjamins Milano con le sue fashion cover di Kartell, Moschino, Iceberg e Trussardi.

Sempre parlando di collaborazioni interessanti troviamo Kipling con la capsule in collaborazione con Emoji, Rio Group con una collezione kidswear dedicata a PuiPui dei LINE Friends e NAKATA kidswear con una carrellata di licenze tutt’altro che banali, dedicate a famosi libri per bambini come: The Very Hungry Caterpillar, Curious George, Leo Lionni’s Friends e l’artista australiano Mulga.

Altre collaborazioni e qualche curiosità in più nel nostro reportage.