Nel frenetico tour delle fiere di gennaio siamo stati anche a Parigi, dove Maison & Objet, riferimento europeo per il design e gli articoli per la casa ha aperto i battenti su un altro pot-pourri di sapori e stili per tutte le tasche.

 

Analogamente agli eventi fashion di Firenze e Berlino, la sostenibilità è centrale per molti espositori di Maison & Objet, dove l’uso di materiali riciclati e recuperati è rafforzato da una forte presenza di articoli lifestyle sostenibili, come bottiglie e spazzolini da denti – più spesso presentati come regali chic e personali che come oggetti per la casa di nuova generazione.

 

Il tema più pervasivo dello show è l’”hygge” termine svedese per intimità e calore domestico – a volte menzionato specificamente, più comunemente manifestato attraverso linee morbide e palette di colori rilassanti. L’influenza “Hygge” si ritrova anche nella preferenza per i personaggi retrò e nelll’evoluzione delle collezioni “hipster”. “Digital detox” è un altro tema importante che enfatizza la qualità della vita nei prodotti cartotecnici, articoli da scrivania e articoli regalo, oltre ai portafogli RFID e alle custodie Secrid. Un approccio al nuovo design del benessere si ritrova anche da Alessi, con la collezione di fragranze per la casa di Marcel Wanders.

Come sempre, gli spazi “Smart Gift” e “Showroom Inspirations” forniscono il terreno più fertile per la brand innovation. Un forte contrasto con i toni tenui hygge si manifesta sotto forma di una forte, piuttosto ampia e rumorosa presenza di prodotti ispirati al design Memphis degli anni ’80 – come a Houtique e Write Sketch & – e all’estetica street-punk attraverso artisti come Seletti, Diesel Living e 24 Bottles.

 

Nelle sezioni più luxury dell’evento, è evidente come l’industrial design e gli artisti abbiano preso il posto dei fashion designer come simboli di prestigio. Rimane poco spazio oggi per il fascino opulento che un tempo dominava le collezioni di mobili e tessuti per la casa, che sembrano ogni anno più stagnanti. Le “collaboration” nel design significano molto di più delle licenze fashion: un punto reso evidente dall’entusiasmo generato dalla visita di Oki Sato, a.k.a. Nendo, al padiglione 7.

 

Per questi e altri momenti salienti dello spettacolo, date un’occhiata alla nostra galleria …