Descrivere RTFKT come “studio creativo digitale” non basta, e forse nemmeno “il primo brand di sneaker digitali acquisito da Nike dopo un anno e mezzo di attività” è sufficiente a descriverlo, soprattutto riguardo il suo potenziale. Per il fondatore Benoit Pagotto, RTFKT è la prima azienda 100% digitale basata su collezionamento, scarsità, creatività, e creazione di community digitali: partiamo da qui per capire meglio la prima collab Web3 tra RTFKT e Rimowa.

Il brand nasce nel 2020 con la prima ora degli NFT, e un anno dopo, quando vende una sneaker solo digitale fatturando 3,1 milioni in 7 minuti, ottiene l’attenzione di Nike, che l’acquisisce nel 2021, anno in cui il brand arriva ai 180 milioni di dollari. Oggi la “produzione” del marchio si incentra su drop di sneaker e felpe esclusivamente digitali e in tiratura limitata NFT, come la RTFKT x Nike Dunk Genesis CryptoKicks, o il recente piumino Alien Space Puffa.

Pagotto conosce molto bene il meccanismo dei “drop” e le collabo, visto che da studente di Belle Arti a Parigi, lavorava da Colette, vendendo limited edition a clienti come Karl Lagerfeld. E con questa formazione, unita alla lucida consapevolezza della direzione digitale intrapresa dal mercato del lusso, e della sua convergenza verso l’arte digitale e il gaming, ha impostato un modello di collaborazione tutta personale, con un marchio di lusso dal profilo assolutamente fisico come Rimowa.

Al momento è disponibile unicamente un video, un’anteprima di un videogioco, promosso da qualche twit, in cui un laboratorio artigianale spaziale (Rimowa?) è stato attaccato da un virus, e i bot – artigiani chiedono aiuto a futuri giocatori. Tipico plot da MMO, Massively Multiplayer Online game, nel gergo dei gamer.

Una collaborazione che precipita un prodotto in un videogame, concepita secondo la strategia di Pagotto: tutta digitale, pensata per “una nuova generazione di consumatori che amano allo stesso modo i videogiochi, i manga e Harry Potter”, come ha dichiarato a Business of Fashion. Del resto è lo stesso spirito che ha iniziato a pervadere il lusso dal lancio delle skin Louis Vuitton per League of Legends, e che vediamo sempre più presente nelle nostre osservazioni delle più recenti collaborations.

La parte di business più interessante, però, è che i “drop” che vivono esclusivamente nelle comunità digitali create nel Metaverso tramite NFT, mantengono nelle mani del creatore anche il valore del mercato del reselling – l’ultimo miglio di tutte le limited edition streetwear e sneaker degli ultimi vent’anni.

Motivo per il quale Pagotto può sostenere la sua tesi secondo la quale “90% digital e 10% fisico è il modello ideale dei veri lifestyle brand del futuro”.

Motivo per il quale dovremmo tenere d’occhio RTFKT e le sue collaborazioni.