Dopo le innumerevoli polemiche politiche e commerciali, la voglia dei consumatori , millennials o semplici curiosi è stata soddisfatta, e Starbucks ha aperto a Milano con il suo format premium “Reserve Roastery”, primo di una serie nella patria del caffè.

Tra tutte le analisi e i commenti, anche in quelli di carattere commerciali, abbiamo notato uno spunto forse minore, ma comunque interessante per noi che ci occupiamo di merchandising e brand innovation: la limited edition con RetroSuperfuture di occhiali Reserve Roastery.

RetroSuperfuture non è nuovo alle collaborazioni, visto che ne fa il pilastro del proprio posizionamento di marchio cool -alternativo di occhiali da sole. Brand italiano ma dal respiro globale, si è sempre accompagnato ad partner distributivi, come Colette, Lane Crawford, Slam Jam, o a designer (Off-White, Gosha Rubchinskiy) o a esponenti del mucis biz come Giorgio Moroder, o Elton John’s AIDS Foundation.

In questo caso, la strategia di Retrosupefuture e Starbucks è benefica per entrambi, con quel tocco di globalità di massa conferito a Retrosupefuture dal colosso del caffè e l’allure premium e di lusso con cui il brand di eyewear conferma il posizionamento elevato del format Reserve Roastery.

I modelli, caratterizzati dai toni nero e bronzo ispirati al caffè e alla location, sono disponibili infatti solo negli Starbucks Reserve Roastery, oltre a Milano attualmente a Seattle e a Shanghai, ma presto anche nei nuovi punti vendita che verranno aperti a New York, Chicago e Tokyo.