Prosegue il main trend delle partnership tra il complesso mondo degli anime e dei manga con quello più influenzabile dello streetwear, grazie, questa volta, al lancio di una collezione Supreme x Aeon Flux. Una capsule collection composta da Varsity Jacket, t-shirt, maglieria, felpe e pantaloncini.
Per capirne il messaggio intrinseco bisogna però tornare indietro nel tempo fino al 1991, quando sul compianto MTV andava in onda Aeon Flux, stravagante ed atipica serie di cortometraggi dal sapore hardcore, frutto della mente creativa del regista coreano-americano Peter Chung. La serie, brevemente, è ambientata in un futuro distopico (che racchiude però delle realtà storiche molto vicine alle divisioni tra Germania dell’Est e dell’Ovest o Corea del Nord e del Sud) all’indomani di un disastro ambientale, a causa del quale sono sopravvissute solamente due città, agli antipodi, e dove si intrecciano le vicende dei due protagonisti in uno scontro infinito.
È importante sottolinearlo perché rappresenta in qualche modo la ribalta di un prodotto di nicchia e non convenzionale (Aeon Flux), utile a Supreme per mantenere la sua allure e per evitare di inflazionarsi.
Un meccanismo, questo, utilizzato molto spesso dai brand di moda perché riesce a rendere cool qualcosa di sconosciuto, aggiungendogli infine un’aura esotica che crea nel compratore quel sentimento F.O.M.O. – fear of missing out. Un bisogno di appartenenza.
Un altro aspetto interessante, rispetto alla collaborazione, è come la narrazione non sia affatto rivolta ai ragazzi ma al contrario indirizzata ad un pubblico più adulto e nostalgico, inusuale per il brand newyorkese. Un approccio completamente differente rispetto al solito, e, ad esempio, distante dalle grandi case di moda con cui è solito collaborare al fine di creare hype.
“Lavorando a Hollywood, le cose tendono a polarizzarsi nell’essere pura evasione o qualcosa di didattico. Non sono interessato a fare nessuno dei due”, ha detto Peter Chung rispetto ai suoi lavori. “Sono interessato a far sì che lo spettatore sposti la sua mente verso un nuovo modo di pensare”. Un monito, forse, al mondo odierno delle collaborazioni in licenza, nel prediligere la ricerca di una narrazione originale ed accattivante (come per questa collezione), a discapito di una più classica e facilmente vendibile.
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