L’abbiamo segnalato nella nostra ultima edizione del magazine The Brand Jam Mag: come la musica, nessun ramo della cultura pop riesce ad influenzare così massicciamente tutto lo spettro del mercato dei “consumer products”.

Dal nostro punto di osservazione è facile vedere come il business del licensing stia approfittando di questo trend. Aziende produttrici di merchandising per fan come Bravado (da qualche anno acquisita dal gruppo Universal Music) si sono trasformate in produttori di idee e brand experience, riuscendo a lavorare sia sulla fascia alta del mercato che nel mainstream.

I Beatles, grazie alle celebrazioni storytelling del cinquantesimo anniversario di Sgt. Pepper’s non fanno eccezione, e dagli USA un caso di recente utilizzo più ampio di un music brand in licenza, è meritevole di menzione.

Un paio di mesi fa Alice + Olivia ha lanciato un ottimo esperimento di limited edition dal trattamento fashion per donne, alzando l’asticella con un prodotto ben differente dalla classica t-shirt da fan, nera e con logo ben in vista.

Oggi, la catena Target e Junk Food, l’etichetta Americana di apparel, hanno collaborato ad una collezione The Beatles forse più democratica, ma altrettanto interessante dal punto di vista del respiro e dell’estetica, sempre incentrata sul concept album Sgt. Pepper.

La collezione The Beatles x Junk Food x Target è infatti profonda: comprende 56 capi, 44 di abbigliamento e 12 di accessori, ed è pensata non solo per uomini e donne, ma arriva sino ai bambini e alla prima infanzia.

Presentata in corner dedicati, la collezione è disponibile dalla settimana scorsa in esclusiva in tutti i 1800 punti vendita Target americani.
Un chiaro esempio, ammesso che ce ne sia bisogno, dell’evoluzione del “music brand licensing”, da un approccio merchandising basico all’esperienza lifestyle per tutti i target.