Un’altro colpo andato a segno per H&M. Dal “wikileaks” delle foto della collezione postate su Instagram con un mese di anticipo rispetto al lancio previsto, alle code interminabili davanti ai negozi della catena, fino ai capi battuti all’asta su ebay a cifre da capogiro, ormai non si parla d’altro.

La catena svedese con le sue capsule collection ricercate e studiate ci aveva già dato lezioni di stile su come sfruttare al meglio il concetto di co-branding, non solo dal punto di vista degli economics, ma anche e soprattutto sul versante della comunicazione.
Un ritorno d’immagine incredibile con poche mosse e ben studiate: la scelta del partner, Balmain, la scelta dei testimonial tra cui Kendall Jenner, Gigi Hadid e Jourdan Dunn, una sfilata evento a New York, una campagna video culminata in uno spot accattivante che a dire il vero sembra più il videoclip di una band futurista.

La rivoluzione del lusso accessibile di H&M sembra inarrestabile ma a dire il vero, più che “lusso accessibile” si tratta di febbre da limited edition, riprova ne è il fatto che ci sono persone disposte a pagare intorno ai 4.000 euro la giacca indossata da Kendall Jenner che in negozio viene venduta a 399 euro. Non solo, le cuissardes nere che in negozio sono proposte a 299 euro, sono state battute a 1.200 euro, superando di gran lunga il prezzo di un paio di stivali della maison parigina. Di sicuro quello che smuove questi acquirenti non è la possibilità di accaparrarsi un pezzo firmato ad un prezzo stracciato.

A tal proposito vi proponiamo una galleria di immagini che vi offriranno sicuramente alcuni spunti di riflessione…