L’agenzia di ricerca di trend e forecasting WGSN ha pubblicato un’interessante studio che rivela come e perché le “collaborations” diventeranno la priorità principale per i brand di lusso inglesi nelle prossime stagioni.
Tra i dati principali del report emerge che il 78% dei brand intervistati identificano nelle collaborazioni il traino principale per la crescita.
“Le collaborazioni costituiscono la tattica di marketing più rilevante per unire le esperienze di brand online e offline”
WGSN descrive un mondo “phygital”, dove la simbiosi tra esperienza digitale e fisica è un’opportunità (o una necessità) assolutamente decisiva. E se da una parte lo studio sottolinea che non c’è nulla di nuovo riguardo alle collaborazioni creative a livello artistico o di prodotto, dall’altra illustra come le opportunità addizionali che il digitale offre ai brand in questo momento storico siano sbalorditive.
Lo studio è stato commissionato da Walpole – l’associazione del lusso paragonabile alla nostra Fondazione Altagamma o alla piattaforma francese Comité Colbert. I 175 membri dell’associazione costituiscono praticamente il gotha della manifattura, del retail, e dei servizi del lusso inglese, con nomi come Alexander McQueen, Smythson e Bentley.
Lo studio definisce come imperativo per i brand la necessità di posizionarsi come promotori di esperienze esclusive. “Per molto tempo i brand hanno cercato di indurre il consumatore a comprare qualcosa; ora è tempo di ispirare a ESSERE qualcosa”.
I risultati dello studio costituiscono quindi un pungolo per la responsabilità dei brand a coinvolgere e sorprendere il consumatore contemporaneo, il cui desiderio principale di essere trattato come individuo spazia dai millennials alla Generazione Z; e soprattutto incoraggiano i brand a “ricercare partner [per collaborazioni] che non solo aumentino il proprio valore, ma li spingano al di fuori della comfort zone”
“la Co-creazione cambia l’investimento emotivo del consumatore verso il prodotto”
Il futuro delle collaborazioni è quindi estremamente positivo, ma WGSN ricorda la necessità di creare rilevanza ed esclusività, e per un successo del ciclo di fusione suggerisce partnership di lungo periodo e consistenti.
Anche altri fattori funzionali alla creazione di engagement hanno ottenuto risultati elevati nell’indagine, e riguardano sempre collaborazioni o altre piattaforme di innovazione di brand guidate dal prodotto.
E’ forse Robert Ettinger, eminenza della pelletteria inglese e membro Walpole, a descrivere meglio questo nuovo paradigma: “Ciò che è veramente importante è dare al consumatore la sensazione di essere in connessione con qualcosa di speciale”.
Per scaricare lo studio WGSN potete cliccare qui
RELATED POSTS
No related posts.
STAY CONNECTED